The Prana Theory – Recensione de Il Violino Edizioni

Il romanzo è ben strutturato, piacevole da leggere e ricco di spunti deliziosi. Analizzando l’aspetto linguistico, si nota che l’opera risulta essere ben strutturata, caratterizzata da un buon lessico, il giusto mix tra vocaboli semplici e altri meno scontati e da una scrittura precisa. Addentrandoci nella lettura, si evince la scorrevolezza della prosa con cui è scritto.

Entrando nelle tematiche notiamo essere molto interessante la storia, piacevole, ricca di dettagli, capace di catturare attenzione e soprattuto verosimile. Il virus letale che porta morte e distruzione sulla terra è una delle paure più ricorrenti per l’umanità intera e anche per questo motivo la storia attira e spaventa il lettore allo stesso tempo. Infatti, argomenti come la fine del mondo, estinzione del genere umano sono tutti di strettissima attualità, per cui crediamo che l’opera sia avvolta anche da un velo di autenticità che non guasta mai. Il suo racconto pur trattando di tematiche fantascientifiche non si allontana mai troppo dalla realtà e risulta essere scorrevole e mai banale.

La particolarità del romanzo però sta nel fatto di correlare il tutto con eventi “gialli” e con un incontro tra due ragazzi che in quel momento rappresentano l’incontro tra due paesi: ovvero Italia e Spagna. Le avventure di Penelope e Stefano sono decisamente affascinanti e la storia che fa da cornice al romanzo è innovativa. Ci ha colpito il modo in cui le storie dei due protagonisti si legano nella struttura dell’opera e molto ben fatte sono le descrizioni che risultano uno dei punti forti della sua scrittura.

Chi si accinge alla lettura del romanzo ne rimane molto affascinato e allo stesso tempo terrorizzato, perché la sua scrittura è in grado di far entrare il lettore nella storia e l’ambientazione è adeguata al racconto. I dialoghi si mescolano bene tra loro senza creare scomode sovrapposizioni, ben innestati all’interno della struttura e risultano essere un ausilio fondamentale per il romanzo in quanto aiutano a dare all’opera quella linearità che possiede.

L’opera riesce a catturare un pubblico di lettori eterogeneo coinvolgendo tutti: adulti e non.

Il risultato è un totale coinvolgimento del lettore che di certo non si annoia, ma soprattutto resta sempre col fiato sospeso e con un grande interrogativo sul finale. Un finale che vuole essere un messaggio di speranza e a livello narrativo riesce a chiudere il cerchio.

Il Violino Edizioni